Cruciani svela tutto su Meloni, la morte di Ramy e la commemorazione fascista: le sue parole incendiarie non lasciano spazio a equivoci.
Nell’ultima puntata de La Zanzara, Giuseppe Cruciani non ha risparmiato nessuno, affrontando tre temi scottanti con il suo stile provocatorio. Dal caso della morte di Ramy Elgaml a Corvetto, alla gestione del governo Meloni, fino alla questione dei raduni fascisti, le sue parole non sono passate inosservate.
Cruciani all’attacco: dalla Meloni alla morte di Ramy
Il primo argomento trattato da Cruciani ha riguardato le forti critiche mosse al governo Meloni per il suo viaggio a Washington.
Con il tono che lo contraddistingue, Cruciani ha replicato duramente: “Beh ragazzi miei, adesso dove vanno a finire tutte le critiche alla Meloni per il viaggio a Washington? Avevate già iniziato a bombardare, a sparare con i fucili spianati per attaccare il governo come se fosse responsabile del rapimento di Cecilia Sala. Che vergogna. Adesso tutti muti, tutti muti e zitti che in 48 ore, credo con il serissimo contributo del dottor Trump e della dottoressa Meloni, la signora Sala è tornata in Italia”.
E ancora: “Dovreste leccare le scarpe al Presidente del Consiglio. È normale, 20 giorni, non è colpa della Meloni perché c’è un governo che utilizza le persone come ostaggi. La Sala è libera e loro dicono semplicemente, finalmente? No, dovreste dire grazie Meloni per questa straordinaria iniziativa diplomatica”.
Il secondo tema trattato è stato quello della morte di Ramy Elgaml a Corvetto, un caso che ha suscitato aspre polemiche.
Il video diffuso online, che secondo alcuni rappresenterebbe la prova della colpevolezza dei carabinieri, è stato commentato da Cruciani in maniera decisamente controversa.
“Molti hanno parlato di questo video come della prova della colpevolezza dei carabinieri, ma cosa cambia? Il punto è sempre lo stesso, i carabinieri inseguono due signori che non si fermano al posto di blocco. L’obiettivo è fermarli costi quel che costi”, ha affermato il giornalista.
La commemorazione fascista: il dardo infuocato
Infine, l’attenzione si è spostata sulla commemorazione fascista a Milano, che ha visto la partecipazione di un gruppo di nostalgici. Cruciani ha voluto dire la sua anche su questo argomento, definendo la reazione pubblica come esagerata.
“Vedo che c’è un po’ di agitazione su una riunione di un migliaio di persone per una commemorazione fascista… Incredibile, il problema sono i fascisti, ma vaffanc***”, ha concluso.